Quasi novanta anni. Una vita lunga. Una vita che ha visto tanti mondi, tanti cambiamenti. Un lungo viaggio affascinante che va dai primi del novecento ai giorni nostri. Un arco di tempo vissuto adrenalinicamente apportando un contributo notevole al mondo culturale del nostro paese.
Non ho avuto l’onore di conoscere Piero Angela di persona, ma sono uno di quei quarantenni/cinquantenni (più cinquantenne che altro) cresciuto a pane e Quark. Ancora oggi, quando voglio rilassarmi, cerco in rete i suoi documentari. Ho tanto da imparare da lui. Il suo modo di rendere chiari argomenti complessi è un dono. Da docente e da “giovane” divulgatore non posso fare altro che prendere esempio e cercare di emularlo, sapendo benissimo di essere solo una brutta copia e di non avere le stesse capacità coinvolgenti.
L’ultimo libro di Piero Angela è una carrellata di ricordi legati alla sua vita privata e professionale. Ma è anche un atto di amore verso la moglie ed i figli oltre che verso tutti coloro che sono entrati, in qualche modo, nella sua vita e lo hanno migliorato. Questo è un libro che rappresenta anche il testamento culturale di una delle persone più affascinanti, intellettualmente parlando, che il nostro paese è stato in grado di produrre.
Non ho voglia di fare lo spoiler del libro. Posso solo dire che lo si comincia a sfogliare; dopo poche pagine non si riesce a staccare la mente dai racconti lì riportati; alla fine si rimane con la voglia di sapere altro e di più.
Grazie Dr Angela per aver “inventato” un mondo nuovo in cui muoversi per fare divulgazione e per aver condiviso con me una parte della sua vita (lo so il libro lo possono leggere tutti, ma ognuno di noi nel momento in cui legge “dialoga” privatamente e confidenzialmente con l’autore).
