Frammenti di Chimica è su “Gravità Zero”

Gravità Zero è un blog che riporta sempre delle interessantissime informazioni in ambito scientifico-tecnologico. Oggi pubblicano un’intervista che mi ha fatto Walter Caputo che, qualche giorno fa, ha anche recensito il mio “Frammenti di Chimica” per il blog “Cibo al microscopio“.

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INTERVISTA AL PROF. PELLEGRINO CONTE, AUTORE DI “FRAMMENTI DI CHIMICA”

di Walter Caputo

Ho recentemente letto il libro “Frammenti di Chimica“, scritto dal Prof. Pellegrino Conte, Ordinario di Chimica Agraria presso l’Università degli Studi di Palermo, e pubblicato da C1V Edizioni. Ho poi scritto una recensione – inerente soprattutto le bufale sullo zucchero – sul blog Cibo al microscopio.

Successivamente ho pensato a delle questioni generali che interessano tutti i lettori non chimici, e quindi ho posto alcune domande al Prof. Conte. Qui sotto potete leggere le sue risposte. Spero vi siano utili per individuare le bufale, capire quando un articolo scientifico è attendibile e – infine – trovare una strada per comprendere la chimica

Quando leggiamo una qualunque notizia, quali sono i principali elementi che ci fanno sospettare che si tratti di una bufala?

Non è facile. Le bufale ben costruite mescolano notizie vere, verosimili e false in modo tale che l’insieme appaia molto credibile. Chi non ha una preparazione tecnica, non è in grado di distinguere il vero dal falso e, di conseguenza, non è in grado di capire se ciò che legge/sente sia reale oppure no…[continua]

 

Frammenti di chimica. La recensione di Walter Caputo

Anche il mio amico Walter Caputo ha recensito “Frammenti di Chimica” per il blog “Cibo al Microscopio”.

GLI ZUCCHERI SPOGLIATI DI MITI, LEGGENDE E FAKE NEWS

di Walter Caputo

Quante persone entrano in un bar e scelgono di bere un caffè con zucchero di canna? Credo che siano molte, ma credo anche che non sappiano perché evitano lo zucchero bianco, ovvero il comune saccarosio. Probabilmente alcuni rifiutano lo zucchero bianco perché è raffinato e sono convinti che faccia male. Sicuramente tali persone non hanno conoscenze chimiche adeguate e hanno deciso di informarsi sullo zucchero da chi non è chimico o da chi ha interesse a vendere determinati prodotti o da chi mette in circolazione fake news su una certa categoria di prodotti, per avvantaggiare i prodotti “concorrenti” o alternativi. C’è poi anche chi si perde in mille commenti e sottocommenti di facebook, scritti da soggetti che non hanno alcun titolo inerente la materia e anche da qualcuno che il titolo ce l’ha, e magari anche le competenze e l’esperienza, ma viene attaccato ai polpacci da tutti gli altri, che sono tanti, agguerriti e spesso maleducati[continua]

Fonte dell’immagine di copertinahttps://ciboalmicroscopio.blogspot.com/

Frammenti di Chimica. La recensione di Nicola Porro

“Frammenti di chimica. Come smascherare falsi miti e leggende” è stato recensito da Nicola Porro, vicedirettore de Il Giornale. La recensione è apparsa il 4 Novembre 2018 sia in forma cartacea (Figura 1) che on line, qui.

Figura 1. “La biblioteca Liberale” di Nicola Porro. Il Giornale 04.11.2018
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La vera scienza ha solo un metodo corretto.

di Nicola Porro

Indro Montanelli aveva definito i bordelli come le uniche istituzioni italiane in cui la tecnica venisse rispettata e la competenza riconosciuta. Oggi che l’istituzione non esiste più (regolamentata, voglio dire), a seguire Montanelli non ve n’è alcuna ove la tecnica sia rispettata o la competenza, quando c’è, riconosciuta. Anzi, se ricordiamo che oltre trent’anni fa, ai tempi del primo referendum sul nucleare, ai competenti del tema era inibito parlare perché, in quanto competenti, erano considerati anche “di parte”, se ne deduce che si avesse titolo a tanto più “discettare su” e “occuparsi di” un problema solo quanto più incompetenti si fosse stati. Ma allora non c’era internet: oggi, dal basso di una tastiera, chiunque può assurgersi a competente di qualsiasi cosa. Potremmo chiamarla demcrazia dell’esternazione. Grazie a essa, casalinghe annoiate possono disquisire di vaccini e irriducibili santoni dire che il bicarbonato è ottimo per curare il cancro.

La democrazia è un delicatissimo fiore e, se non è maneggiato con la massima cura, appassisce fino a marcire. In particolare, la democrazia non si applica alla scienza, intendendo con ciò il metodo scientifico. E negli odierni tempi di malintesa democrazia, i rischi di deterioramento crescono col crescere degli incompetenti, alla cui voce internet concede ampia eco. Per fortuna ogni tanto siamo deliziati dalla voce, anche se non sufficientemente possente, dei veri competenti. Una di queste rare e flebili voci è quella del Prof. Pellegrino Conte, ordinario di Chimica Agraria dell’Università di Palermo, che ci aiuta a “smascherare falsi miti e leggende”, come recita il sottotitolo del suo “Frammenti di Chimica” (C1V edizioni).

Non è un libro di chimica tradizionale, sennò non saremmo qui a scriverne (diciamo che il sottotitolo è più appetitoso del titolo), ma è una cassetta degli attrezzi per distinguere il vero dal verosimile, o dal palesemente falso. Bisogna sempre diffidare, avverte l’autore, dei santoni che dicono di essere dei novelli Giordano Bruno o redivivi Galileo Galilei e che lamentano di essere vittime della scienza ufficiale: non esiste alcuna scienza ufficiale! Così come non esiste il consenso scientifico: esiste solo il metodo scientifico. Ed è proprio sulla natura del metodo scientifico che l’autore ci illumina, in modo accattivante e piacevole. Gli esempi trattati sono molteplici, dall’immancabile omeopatia (che ogni buon chimico vede come il fumo negli occhi), alle acque in bottiglia, allo zucchero (sapete la differenza tra zucchero bianco e zucchero bruno?). Il libro è un prontuario che insegna a leggere le etichette, ma che può anche essere un salvavita, come salvavita sono, ci stupisce l’autore, alcuni esplosivi. Eh, già, perché a volte crogiolarsi in fasle credenze è come pretendere di usare una mappa di Roma quando ci si trova a Milano: esercizio forse divertente, ma che può essere fatale a chi si è veramente perduto.

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Salute e Società. Tra scienza e pseudoscienza: lo streaming

Il 25 Ottobre 2018, presso il Dipartimento Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali dell’Università degli Studi di Palermo, si è concluso il primo CNMP workshop dal titolo “Salute e Società. Tra scienza e pseudoscienza”. Tanti i relatori: il Prof. Dobrilla, il Prof. Fuso, il Dr. De Vincentiis,  il Prof. Cappello, il Prof. Burioni, il Dr. Saia, il Prof. Bonaccorsi, il Dr. Cartabellotta, il Dr. Mercadante, ed io stesso.

In Figura 1 si riporta il programma completo col titolo degli interventi.

Figura 1. Programma dettagliato del Workshop

Obiettivo dell’evento è stato quello di avvicinare il mondo accademico alla società civile per far comprendere in cosa consista il lavoro scientifico e in che modo poter riconoscere le fake news (o bufale, che dir si voglia). Tra i partecipanti oltre a professionisti di ogni settore, anche tantissimi studenti (Figura 3).

Figura 2. Il pubblico di studenti e professionisti intervenuti al Workshop

È stata una grande soddisfazione vedere un numero così elevato di studenti. Questo vuol dire che anche le menti più giovani sono curiose ed hanno voglia di apprendere i meccanismi attraverso cui si possono riconoscere le pseudoscienze così da poter dare esse stesse un contributo attivo alla lotta contro maghi, imbonitori e truffatori.

L’evento è stato condiviso in diretta streaming dalla pagina facebook della C1Vedizioni.

Qui di seguito trovate i filmati caricati sul mio canale YouTube personale delle singole presentazioni. Nello stesso canale potete anche trovare lo streaming completo nel caso aveste voglia e tempo di (ri)vivere tutte le emozioni e gli errori tecnici che, inevitabilmente, accompagnano l’organizzazione di un evento complesso come un Workshop.

Introduzione della Dr.ssa Tocci e intervento del Prof. Giorgio Dobrilla

 Medicina insolita nell’era 2.0

Intervento del Prof. Silvano Fuso

Chimica buona e chimica cattiva

Intervento del Dr. Armando De Vincentiis

Scienza e autoinganni

Intervento del Prof. Roberto Burioni

I vaccini, la scienza e le bugie

Intervento del Prof. Francesco Cappello

Il ruolo dell’anatomia umana nella battaglia contro la pseudoscienza

Intervento del Prof. Gugliemo Bonaccorsi

Prevenire le bufale con l’Health Literacy

Intervento del Dr. Nino Cartabellotta

Miti, presunzioni ed evidenze: un mix di ingredienti e le fake news sono servite!

Intervento del Dr. Sergio Saia

Le bufale scientifiche sul frumento e sui derivati

Intervento del Dr. Francesco Mercadante

Incubatori di devianze. Il linguaggio dei social network tra paradossi, cattiverie e mondi impossibili

Intervento Prof. Pellegrino Conte e conclusioni

La chimica contro le bufale

I patrocini

L’evento ha ricevuto il patrocinio morale dell’Università degli Studi di Palermo (UNIPA), del Dipartimento Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali (SAAF), del Dottorato di Ricerca in Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali, della Associazione Italiana Società Scientifiche Agrarie (AISSA), della Società Italiana di Chimica Agraria (SICA), della Associazione Italiana di Ingegneria Agraria (AIIA), della Società Italiana di Pedologia (SiPE), della Società Italiana di Scienza del Suolo (SISS), del CICAP Puglia, della Fondazione GIMBE, della Società Italiana di Biologia Sperimentale (SIBS), dell’associazione dei Biologi Forensi (BIOFOR), dell’Associazione Studentesca Agraria Palermo (ASAP) e Intesa Universitaria (Figura 3).

Figura 3. Loghi delle Società ed Associazioni che hanno dato il patrocinio morale al Workshop “Salute e Società. Tra scienza e pseudoscienza”

 

Frammenti di chimica è su “La medicina in uno scatto”

Grazie a Domenico Posa per la bella intervista che mi ha fatto per il suo blog “La medicina in uno scatto”. Si tratta di un blog scientifico, che potete trovare a questo link, dedicato alla corretta divulgazione medica. Ho conosciuto Domenico (anzi il Dr. Posa) ai convegni CNMP organizzati da Cinzia Tocci della C1Vedizioni (la casa editrice che ha pubblicato il mio “Frammenti di chimica”) e ho subito apprezzato la sua professionalità. Trovate il testo dell’intervista corretta qui sotto.

https://lamedicinainunoscatto.it/2018/10/intervista-al-prof-conte/?fbclid=IwAR0eSFpMeN57-Yyi7uo3ZUIwwnCmUfABcP6ynefXVTyBQkyYlyPayXserGo#

Il Workshop “Società e Salute: tra scienza e pseudoscienza” sui giornali

Il 25 Ottobre 2018 si è concluso il primo CNMP Workshop dal titolo “Società e Salute. Tra scienza e pseudoscienza”. Obiettivo dell’evento è stata la sollevazione del mondo scientifico contro la diffusione delle pseudoscienze. Spettatori attenti, non solo professionisti di ogni settore, ma anche studenti. Ed è proprio a questi ultimi che il Workshop è dedicato. Bisogna fornire proprio ai più giovani gli strumenti adatti per riconoscere le fake news o bufale che si presentano ovunque: dai siti web alla carta stampata.

Diversi gli interventi tra cui quello del Dr. Nino Cartabellotta presidente dell’Osservatorio GIMBE. La sua lezione è stata oggetto di un articolo su LiveSicilia

Uno dei temi toccati si riassume in queste parole del Dr. Cartabellotta: “Siamo cresciuti nella cultura dell’aneddoto, quello che fa notizia è il sensazionalismo del trattamento straordinario e non i risultati della ricerca media”.

In attesa del montaggio dei filmati relativi ad ogni intervento, si può avere un sunto della lezione del Dr. Cartabellotta al link della redazione di LiveSicilia qui.

 

Omeopatia, scienza e linguaggio

Oggi sul nostro canale scientifico abbiamo parlato del significato delle parole prese dal linguaggio scientifico e decontestualizzate. Tra gli esempi abbiamo discusso di omeopatia,  pratica pseudoscientifica che, nonostante lo sviluppo scientifico occorso negli ultimi 300 anni, viene ancora presa in considerazione come valida alternativa alla  pratica medica che fa uso del metodo scientifico per la cura di patologie più o meno gravi. Di omeopatia ho già scritto sia nel mio libro (Frammenti di Chimica. Come smascherare falsi miti e leggende) che in una serie piuttosto cospicua di articoli in questo blog (qui).

Fonte dell’immagine di copertina: https://www.telegraph.co.uk/news/health/alternative-medicine/8844461/Parents-face-inquiry-for-treating-son-with-alternative-medicine.html

Numeri, numerielli e numericchi: la qualità dei dati scientifici (aggiornamenti alla Parte II)

Interessante. Oggi parlavo con un collega che evidentemente sta seguendo i miei post sul blog, in particolare questi sugli errori, e mi faceva notare che anche io non sono esente da errori nel riportare correttamente le cifre significative di cui ho parlato qui. Dovrei stare attento quando giudico gli altri e scrivo certe cose perché io stesso sono suscettibile delle medesime critiche. Sono d’accordo. Anzi aggiungo che sono assolutamente d’accordo. Ma proprio per questo devo guardare anche a me stesso.

Ho controllato nei diversi lavori che ho pubblicato, avendo come traccia solo che si trattava di un lavoro degli inizi della mia carriera. In effetti è così. L’ho trovato. Si tratta di: Zena, Conte, Piccolo (1999) GC/ECD determination of ethylenethiourea residues in tobacco leaves, Fresenius Environmental Bulletin 8, 116-123. Si tratta di un lavoro in cui sono stati ricercati i prodotti di degradazione, anzi del prodotto di degradazione, di un fungicida usato nella coltivazione del tabacco. Le tabelle incriminate sono quelle che potete vedere in Figura 1 e Figura 2.

Figura 1. Tabella 1 con il numero non corretto di cifre significative
Figura 2. Altra tabella con errori nelle cifre significative

Si tratta di errori del tutto analoghi a quelli che ho denunciato nella Parte II di questo reportage.

Non è certo un caso che la rivista che ha accettato questo lavoro abbia un impact factor di 0.673 per il 2017/2018. In effetti una qualsiasi altra rivista più quotata quasi sicuramente non avrebbe fatto passare un lavoro con questi errori così evidenti. La qualità di questa rivista è valutabile al seguente link Fresenius Environmental Bulletin.

La Figura 3 mostra come si posiziona negli anni Fresenius Environmental Bulletin nei vari quartili che sono utilizzati per la valutazione della qualità di una rivista scientifica.

Figura 3. Posizionamento dei Fresenius Environmental Bulletin negli anni

Per i non addetti ai lavori, ogni rivista viene posizionata in un quartile in base all’importanza della rivista stessa. Il quartile più importante è indicato come Q1, poi a scalare ci sono Q2, Q3 e Q4. Le riviste che si posizionano in Q1 sono quelle più accreditate (Nature e Science, tanto per essere chiari), mentre più alto è il valore del quartile, meno importante è la rivista in cui si decide di pubblicare. Il codice dei colori riportato in Figura 3 mostra che Fresenius Environmental Bulletin per il 2017 si trova in Q4 per il settore Environmental Science e Q3 per i settori Pollution e Waste Management and Disposal.  La posizione migliore che questa rivista aveva nel 1999 era Q2 per Waste Management and Disposal.

Come fa una rivista a scendere così in basso nel posizionamento dei quartili? Uno dei motivi è che accetta lavori come il mio con errori così evidenti che non consentono agli stessi di far crescere la rivista in cui sono pubblicati.

Le quotazioni di una rivista crescono con la qualità dei lavori che essa accetta e pubblica. Lavori di bassa qualità non permettono alla rivista di essere catalogata tra quelle importanti per un determinato settore scientifico.

Volete sapere quale è stato l’impatto di questo mio lavoro nella comunità scientifica? Lo potete vedere nella Figura 4 che è ricavata dallo screenshot della mia pagina Google Scholar (qui).

Figura 4. Impatto del lavoro su Fresenius Environmental Bulletin nella comunità scientifica

Come vedete, dal 1999 ad oggi il lavoro è stato citato solo sei volte. In quasi venti anni sei citazioni sono davvero poche. Solo come confronto, nella Figura 4 è riportato anche l’impatto (in numero di citazioni) di altri due miei lavori. Evidentemente la qualità dei dati sperimentali descrivibile attraverso l’uso scorretto delle cifre significative riflette la qualità complessiva del lavoro che non è risultato utile alla comunità scientifica relativa al mio settore.

Devo ancora trattenermi in quel che dico o scrivo perchè alcuni ritengono che sottolineare il pressapochismo che sovente si nota nel riportare le cifre significative sia insignificante o, addirittura, sbagliato? No.
Anche io posso sbagliare, ma l’importante è stato imparare dai miei errori, non certo non commetterne mai. Anzi, sono molto grato al mio collega che ha avuto la costanza e la pazienza di andarsi a scaricare tutta (sic!) la mia produzione scientifica, leggere un bel po’ di lavori ed andare a spulciare nei meandri delle mie pubblicazioni se eventualmente ci fosse da segnalare al sottoscritto la presenza di sbagli, anche in pubblicazioni di quasi venti anni fa. Di questo lo ringrazio perchè la mia memoria non è così ferrea.
Ma, anche, questo mi permette di dire che tutti commettiamo errori e che non bisogna mai abbassare la guardia di fronte alla sciatteria scientifica se si ha la volontà di crescere e migliorare professionalmente.

Fonte dell’immagine di copertinahttps://saluteuropa.org/scoprire-la-scienza/chi-supervisiona-la-qualita-delle-pubblicazioni-scientifiche/

I linguaggi della scienza

E’ con grande piacere che presento oggi l’apertura del canale Youtube dedicato alla scienza e al suo linguaggio:

I linguaggi della scienza

Cercherò di pubblicare con una certa frequenza interventi sulle bufale scientifiche e sulle manipolazioni dei dati e del linguaggio che spesso si trovano in giro. Come sicuramente è ormai risaputo i social sono lo strumento ideale per poter propagare una serie di bugie e male interpretazioni su argomenti scientifici che poi generano paure, comportamenti scorretti e letture non adeguate.

In questo sarò aiutato da Francesco Mercadante,  specialista in analisi del linguaggio (la sua presentazione professionale qui), con cui cercheremo di approfondire un tema, una parola, una questione sia dal punto di vista scientifico che da quelli delle aree semantiche  e delle strutture che vengono utilizzate.

Nel primo video parliamo di zucchero e delle bufale che girano attorno a questo argomento:
https://www.youtube.com/channel/UCwv3omA6MEJRKOnOYErEfsg

Buona visione!

Frammenti di chimica su Oxygen

Ed eccomi qui in una trasmissione on line. Grazie a Carolina Sellitto per l’intervista nella sua Oxygen con la quale mi ha dato modo di poter parlare di chimica,  di scienza e di presentare il mio Frammenti di chimica. La corretta divulgazione si fa con tutti i mezzi possibili in modo da raggiungere le menti curiose del pubblico di ogni fascia di età ed estrazione culturale.

 

Fonte dell’immagine di copertina: https://www.keeptheplanet.org/divulgazione-scientifica/

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