La biochimica del diabete

Perché è importante la biochimica del diabete?

Il diabete è una patologia legata ad una eccessiva concentrazione di glucosio nel sangue. Due possono essere i motivi che portano alla suddetta patologia.

Da un lato, il cattivo funzionamento del pancreas comporta una drastica riduzione dell’ormone insulina deputato alla regolazione dell’utilizzo del glucosio da parte delle cellule (diabete mellito di tipo I) [1]. La conseguenza è un incremento della concentrazione del predetto zucchero nel sangue (iperglicemia) dovuta alla incapacità delle cellule di poterlo utilizzare per la produzione energetica (ciclo di Krebs [2]). Gli eccessi di glucosio vengono eliminati attraverso le vie urinarie e le cellule sono costrette ad attivare vie metaboliche alternative per ricavare l’energia necessaria per la loro sopravvivenza. Una di queste vie alternative sfrutta il catabolismo (ovvero la degradazione) degli acidi grassi [3] con formazione ed accumulo di quelli che si chiamano corpi chetonici [4], ovvero di molecole (appartenenti alla classe dei chetoni come, per esempio, l’acetone) che in alte concentrazioni risultano tossiche per l’organismo (possono portare al coma ed alla morte). Il forte cattivo odore che si sente nell’alito dei malati di diabete di tipo I è proprio dovuto alla presenza di tale molecola (oltre che di un altro paio di esse [4]) nel loro sangue. L’unico modo per evitare i rischi legati al diabete di tipo I è quello di fornire insulina all’organismo che non è in grado di sintetizzarla per conto proprio.

L’altra forma di diabete (diabete mellito di tipo II) [5] è legata o alla scarsa sensibilità all’azione dell’insulina da parte delle cellule adipose e muscolari che non sono, quindi, in grado di “consumare” il glucosio nel sangue per produrre energia e ne determinano un accumulo, o ad una produzione insufficiente di insulina che, quindi, non consente alle cellule di utilizzare al meglio tutto il glucosio assimilato. Questa forma di diabete, che si presenta in età adulta, può essere curata attraverso una dieta controllata, attività fisica e, nei casi più gravi, assunzione di metformina (la molecola la cui struttura è mostrata in foto) [6]. Ad oggi, non si conoscono ancora bene i dettagli della biochimica della metformina, sebbene sembri che essa possa agire a tre livelli differenti: 1. agisce nella regolazione dell’attività di un enzima (il cui nome abbastanza complicato è protein-chinasi AMP-attivata o AMPK) coinvolto nel metabolismo di carboidrati e lipidi; 2. attiva degli enzimi (anche questi dal nome difficile: tirosin-chinasi) il cui “cattivo” funzionamento è collegato alla scarsa sensibilità all’insulina da parte delle cellule adipose e muscolari; 3. inibisce la produzione di glucosio epatico (ovvero il glucosio prodotto dal fegato) attraverso la stimolazione alla produzione di una molecola dal nome ancora più complicato di quelli precedenti: il peptide glucagone simile 1 altrimenti detto anche GLP-1. Proprio perché interviene in diversi processi metabolici, la metformina ha una applicabilità abbastanza trasversale. Per esempio può essere usata come coadiuvante nelle diete per contrastare l’obesità; può essere usata per prevenire (o curare) malattie cardiovascolari come l’ipertensione; può essere utilizzata per la prevenzione dell’aterosclerosi precoce ed addirittura, recentemente, è stata scoperta la sua funzione selettiva nel contrastare lo sviluppo di alcuni particolari tipi di neoplasie (ovvero alcuni tipi di cancro) [7, 8].

Come tutti i farmaci, sia l’insulina (per il diabete di tipo I) che la metformina (per il diabete di tipo II) devono essere usati con cautela e soltanto sotto stretto controllo medico perché un loro abuso può portare a complicazioni notevoli [5-10]

Riferimenti ed approfondimenti

[1] http://www.scienzeascuola.it/…/biolog…/353-il-ciclo-di-krebs

[2] http://www.diabete.net/…/vivere…/il-diabete-di-tipo-1/31137/

[3] https://it.wikipedia.org/wiki/Acidi_grassi

[4] https://it.wikipedia.org/wiki/Corpi_chetonici

[5] http://www.diabete.net/…/vivere…/il-diabete-di-tipo-2/31202/

[6] http://www.ulss20.verona.it/…/Informazioni/NUMERO_5_2015.pdf

[7] http://www.associazioneamec.com/…/effetti-della-metformina-…

[8] http://www.chimicaweb.com/…/farmaco-del-diabete-utile-cont…/

[9] http://www.ospedalecardarelli.it/…/somministrazione-ed-eff…/

[10] http://www.associazioneamec.com/…/effetti-della-metformina-…

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Giovanni Zanzi
2 anni fa

Bene Pellegrino visto che di P_O_P non ne sa un tubo ho già individuato la formula per debellare l’autismo e l’Alzheimer ma non posso parlare con una persona che apre un blog per cretini.

Giovanni Zanzi
4 anni fa

Salve Pellegrino,
una probabile mia individuazione per debellare il covid,
potrebbe essere questa:
CH2-O-2HC.
Mi contatti se ha bisogno di informazioni ulteriori dopo avere verificato. Forse i miei dati gli ha trovati su internet. Mi telefoni che poi le fornisco altre informazioni

Giovanni Zanzi
4 anni fa

Buongiorno Pellegrino non ho ancora avuto risposte, cosa ne pensa?

Giovanni Zanzi
4 anni fa

Buongiorno Pellegrino , si ricorda di me. Le parlavo di diabete, possiamo probabilmente dire ma non ne sono ancora sicuro in quanto è risultato dalla conformazione tridimensionale molecolare da me intuita (che ovviamente non ne parlo) che questa potrebbe dopo averci riflettuto dieci mesi. Dunque con i suoi studi e i suoi strumenti e i suoi collaboratori provi a verificarla e mi sappia dire. Dunque attendo una sua risposta. Probabilmente penso che non sia più di tanto difficile almeno. Dunque: P+O+P. Provi a sperimentarla e mi sappia anche da domani dire cosa ne pensa. Visto che non la sfottevo? Ma… Leggi il resto »

Giovanni Zanzi
4 anni fa

Sandro DP, l’entanglement, mi può stare bene, se però lo intendiamo come quello che definisco “intreccio” invisibile anche certamente nel pancreas. Più che inserire in termini medici “gocce” di cellule, che comunque è interessante la riflessione, affronterei il problema non restando sul “liquido” (diciamo così), ma sul “modello tridimensionale molecolare”. Questo perché esso, sarebbe ricavato dalla stessa cellula beta, per AUTOCOSTRUIRSI, quindi una molecola naturale, anzi sarebbe “proprio” la stessa cellula che si “forma” in quella maniera che ho supposto io, perché meglio risponderebbe al SINTAGMA che deve compiere, e che il pancreas immagazzinerebbe nella sua memoria (enciclopedia) per sempre,… Leggi il resto »

Giovanni Zanzi
4 anni fa

Concludo dicendo, che non c’è bisogno di un dottorato, ma di una apertura trasversale del sapere, e vedrà che semplicemente partendo anche da un attaccapanni con vestiti appoggiati, (possiamo dire (linearità e deformazione), individuerà un pezzo di melodia compositiva migliorativa, con il saxofono, che funzionerebbe questi, come composizione deformativa melodica, più un arpa, che avrebbe il compito dello svolgimento della linearità o “filo” per esempio, e “fondendo” filo e deformazione, arriverà (guarda a caso) ad una “correlazione” musicale in “SIMMETRIA” di ascolto, dunque in “DETERMINAZIONE. Basta seguire il filo. Lo stesso come vede vale per altri saperi, così “avverto” la… Leggi il resto »

Giovanni Zanzi
4 anni fa

Buongiorno,
vorrei chiederle, a chi mi posso rivolgere per inviare o parlare di alcune questioni sul diabete e una mia possibile “intuizione” (non è fantascienza) curativa contro esso. Chimici, biochimici, associazioni di ricerca ecc.

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[…] Vi sembra, allora, che la polvere bianca che usiamo per dolcificare il nostro cappuccino la mattina sia tossica? No. Non lo è. Non c’è nulla lì dentro che la renda tossica. Al più il saccarosio rappresenta un problema serio per i diabetici, ma questa è un’altra storia di cui ho già parlato qui. […]

Gas
Gas
7 anni fa

Questo diabete del tipo due mi sta logorando
Piedi udito vista memoria muscoli DE
Ed altri disturbi

trackback

[…] consumo eccessivo, oltre che frequente, di intere sachertorte comporta, invece, l’insorgenza del diabete di tipo II con le conseguenze che tutti conosciamo. In altre parole, a distanza di circa cinque secoli, è […]

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