Anche agli scienziati piace scherzare: lo strano caso del Dr. Bestiale

Chi di voi non ha mai sentito parlare del Dottor Bestiale? Si tratta di uno scienziato che di nome fa Stronzo. Ebbene sì, si tratta dello Stronzo Bestiale coautore di tre lavori pubblicati su altrettante riviste di fisica e chimica fisica nel 1987. Potete scaricare i lavori ai riferimenti [1-3].

Non è difficile da comprendere, per noi che siamo Italiani, che il Dr. Stronzo Bestiale non esiste e non è mai esistito (quale genitore chiamerebbe il proprio figlio col nome di Stronzo?), sebbene la conferma della sua non esistenza tra il personale dell’Università di Palermo, istituzione in cui – in prima istanza – egli fu collocato, è venuta anche dal recentemente scomparso Prof. Melisenda, all’epoca Rettore dell’Università degli Studi di Palermo [4].

Si tratta di uno scherzo architettato da Hoover (uno dei coautori dei tre lavori) che nei riferimenti [4] e [5] racconta di come sia nata la cosa.

In breve, pare che egli tentasse da tempo di pubblicare senza successo una teoria innovativa in merito alla dinamica molecolare nelle condizioni di non equilibrio. Le sue ipotesi, però, erano così innovative per l’epoca che le riviste a cui il suo lavoro veniva inviato puntualmente ne rifiutavano la pubblicazione. In alcuni viaggi in aereo, Hoover ebbe modo di ascoltare le parole “stronzo” e “stronzo bestiale”. Dopo averne chiesto il significato a dei colleghi Italiani, decise di aggiungere il Dr. Stronzo Bestiale tra gli autori dei tre lavori che, stranamente, vennero accettati dalle riviste e pubblicati.

Egli stesso rimase colpito da questo fatto perché il suo scherzo riuscì ad evidenziare quelli che, nel linguaggio informatico di oggi, possono essere indicati come dei bug nel sistema dei processi di revisione dei lavori scientifici. In poche parole, negli anni Ottanta del XX secolo era possibile inventarsi dei nomi da mettere tra i co-autori e nessuno se ne sarebbe accorto.

Oggi sarebbe possibile una cosa del genere? In base alla mia esperienza, no. Non è possibile inventare dei co-autori di fantasia. I controlli, grazie a procedure identificative di vario genere (ORCID e ResearchID sono solo alcune di esse), sono veramente stringenti. Occorre essere una persona fisica realmente esistente perché un lavoro possa essere preso in considerazione da una qualsiasi rivista.

Intanto, però, il Dr. Bestiale è ancora lì e pare sia anche abbastanza citato.

Riferimenti

[1] http://www.williamhoover.info/Scans1980s/1987-3.pdf
[2] http://aip.scitation.org/doi/abs/10.1063/1.453402
[3] http://www.williamhoover.info/Monterey.pdf
[4] http://www.parolacce.org/…/the-true-story-of-stronzo-besti…/
[5] https://www.timeshighereducation.com/…/who-…/2016568.article

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